SETTECENTO

Dalila priva Sansone della sua forza

Aureliano Milani (Bologna, 1675 – Roma, 1749)

Dalila priva Sansone della sua forza
  • Autore: Aureliano Milani
  • Materia e Tecnica: Olio su tela
  • Dimensioni: cm 225 x 290

L’opera, fa parte di una serie di quattro dipinti, raffiguranti, con tratti disinvolti e talora caricati, episodi biblici della vita di Sansone, il difensore degli ebrei durante le lotte contro i filistei. La scena rappresenta la bellissima Dalila, filistea, di cui Sansone si era innamorato, che taglia i capelli all’eroe, privandolo della sua forza miracolosa.

In queste tele, il racconto svaria in maniera divertita sulle gesta del forzuto eroe fino al colmo di franco umorismo rappresentato dalla scena in cui Sansone si carica sulle spalle le porte di Gaza con i catenacci di ferro e la spranga che le teneva sbarrate. L’esito che raggiunge Milani è eroicomico, forzando ad esempio il contrasto tra la nerboruta potenza fisica di Sansone e l’aggraziata Dalila che taglia le sue chiome. Anche nella tela Sansone alla macina l’esito è lo stesso: ciò che caratterizza la raffigurazione è il fanciullo che, senza alcun rispetto, pungola e incita al lavoro Sansone, ormai privo del suo vigore. I quattro dipinti facevano parte di un ciclo di sette opere, queste quattro di grandi dimensioni, mentre le altre tre piccole. Il committente è Alessandro Pallavicino, nel periodo tra il 1718 e il 1722.

 

Banca Popolare dell’Emilia Romagna. La Collezione dei dipinti antichi, a cura di D. Benati e L. Peruzzi, Milano 2006.