OTTOCENTO E NOVECENTO

Tre zampognari

Giuseppe Palizzi (Lanciano, 1812 – Passy 1888)

Tre zampognari
  • Autore: Giuseppe Palizzi
  • Materia e Tecnica: Olio su tela
  • Dimensioni: cm 63 x 49,5

Dopo essere stato seguace di Fregola e dei pittori della scuola di Posilippo, e successivamente avere seguito le inclinazioni dell’amico De Francesco che lo avvicinò al paesaggio storico, Giuseppe Palizzi nel 1844 partì da Napoli per recarsi in Francia dove si stabilì nei pressi della foresta di Fontainebleau, prediletta a quel tempo dai pittori della scuola di Barbizon. Affascinato dal loro modo naturalistico di dipingere il paesaggio, trasse spunti di notevole importanza per la propria maturazione artistica, tanto che il suo soggiorno in Francia si rivelò fondamentale per la diffusione della lezione francese nella cultura paesaggistica napoletana della seconda metà dell’Ottocento. La sua pittura, contrassegnata dall’incontro di queste svariate tendenze, è caratterizzata costantemente da un vivo sentimento della natura. In questo dipinto di soggetto popolaresco, Palizzi introduce elementi che riflettono diverse tendenze stilistiche: la scena di vita vissuta, dove tre zampognari, vestiti con gli abiti tradizionali dei pastori abruzzesi, suonano zampogne e piffero davanti a una piccola edicola votiva, è resa con un linguaggio descrittivo e particolareggiato, ma il realismo viene sapientemente declinato in chiave di rapido e vivace bozzettismo.