QUATTROCENTO E CINQUECENTO

Veduta cittadina

Girolamo Marchesi (Cotignola, 1470/80 – Roma, post 1531)

Veduta cittadina
  • Autore: Girolamo Marchesi
  • Materia e Tecnica: Olio su tavola
  • Dimensioni: cm 46 x 37

E’ parte di una tavola che, con altre due già nella collezione Strozzi e ora nella Pinacoteca Nazionale di Ferrara, una delle quali datata 1520, decorava forse un coro ligneo, raffigurando vedute cittadine con probabile riferimento alle scene della commedia e tragedia classica. Queste opere testimoniano della pratica scenografica alla quale erano chiamati spesso i pittori, rilanciata dallo stesso Raffaello, e che si alimenta su mediazioni sull’antico. La restituzione al Marchesi operata da Carlo Volpe (1980) di questa veduta prospettica cittadina, “una composizione cara ai maestri lignari” per nulla idealizzata ma poeticamente calata nella realtà di una visione quotidiana, si motiva sul confronto con l’analogo gusto architettonico che compare nella predella della pala con lo Sposalizio della Vergine già in San Giuseppe e ora nella Pinacoteca di Bologna (1520), dove motivi tratti dal classicismo bolognese vengono declinati con citazioni dalle Stanze di Raffaello. Se a Bologna non mancano altri esempi di tale propensione neo-prospettica, ad esempio nell’opera di Innocenzo da Imola, in questa tavoletta “resta sorprendente l’accento di rustica poesia, trasmessa in termini di vera pittura, che emana dai muri vecchi e sbrecciati tirati a filo” (Benati).

 

Banca Popolare dell’Emilia Romagna. La Collezione dei dipinti antichi, a cura di D. Benati e L. Peruzzi, Milano 2006.