La prospettiva dell’effimero. Antonio Joli e la scena per angolo.

Dal 18 Settembre 2020 al 8 Novembre 2020

Mostre

Dettaglio dell’allestimento

“La prospettiva dell’effimero. Antonio Joli e la scena per angolo” è il titolo della mostra che La Galleria BPER Banca presenta dal 18 settembre all’8 novembre 2020 presso gli spazi espositivi di via Scudari 9 a Modena.

L’esposizione viene inaugurata in occasione del festivalfilosofia 2020 e interpreta il tema selezionato per la ventesima edizione del festival – Macchine – a partire da una riflessione sulla composizione delle scenografie teatrali a partire da tre “scene per angolo” di Antonio Joli, di cui una è parte della Collezione BPER Banca. L’opera è testimonianza del desiderio di “spettacolarità” che caratterizza le corti barocche, non solo in relazione al gioco scenico, ma anche in un’accezione più ampia, in cui le idee di “artificio” e “meraviglia” rispondono ad esigenze di occasionale magnificenza dinastica.

 

 

Curato da Lucia Peruzzi, il percorso espositivo si apre con l’opera di proprietà di BPER Banca – “Sansone abbatte il tempio” – che consente di approfondire la fase iniziale del pittore, connotata da un marcato intento scenografico e teatrale, rendendo conto dei suoi primi interessi, orientati verso il genere del “capriccio architettonico”. Il dipinto è posto, quindi, in dialogo con due tele dello stesso autore, provenienti dal Museo Civico d’Arte di Modena: una seconda opera intitolata “Sansone abbatte il tempio” e un dipinto dedicato all’“Incendio di Troia”.

La mostra e le opere vengono raccontate da Lucia Peruzzi, ripercorrendo la carriera dell’artista e descrivendo i dettagli che si nascondono in queste tre tele.

Le porte de La Galleria sono ancora chiuse, ma ciò non vuol dire che i nostri capolavori d’arte non possano raccontare storie ed essere conosciuti dal pubblico. Grazie a questo video-racconto anche chi non è riuscito ad ammirare i dipinti durante la mostra, può scoprire la brillante carriera dell’artista, cos’è una “scena per angolo” e come questi tre dipinti si collegano al tema “macchine “del festival.